Sembra un semplice muretto, in realtà è un pannello solare – stand alone – che produce energia e grazie a fari a Led illumina, in maniera ecosostenibile, la chioma del pino marittimo di Punta Tragara a Capri.
L’Associazione Marevivo ed Enea, in collaborazione con il Comune di Capri nel 2010 ha dato via allo studio per un progetto unico a livello mondiale che ha visto la ‘luce’ nel 2014.
L’iniziativa prende il via dal Concorso di Idee “Sole, vento e mare – Energie rinnovabili e paesaggio”, ideato da Marevivo, insieme ad Enea, GSE, Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Centro di Ricerche Citera dell’Università di Roma La Sapienza, per incentivare le proposte innovative sull’utilizzo delle fonti rinnovabili nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Venne premiata l’idea progettuale della ditta vicentina, “Dyaqua”, che partecipò al concorso presentando uno speciale componente “solare”, realizzato con una resina, che ricrea nelle forme l’aspetto esteriore delle pietre che celano all’interno un generatore fotovoltaico. Ed è questo il prototipo, frutto degli studi Enea e realizzato con il contributo di Lux Italia, Fiamm e Porta Costruzioni, che con una serie di giochi di luci e di fari a led, illumina l’albero che domina la terrazza belvedere sul mare della baia di Marina Piccola e dei Faraglioni.
“Avvolgere di luce questo pino, attraverso un semplice muretto che cattura l’energia solare, senza incidere sulle caratteristiche del paesaggio, è una grande emozione – commenta Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – Rappresenta un’ulteriore tappa dell’impegno che Marevivo porta avanti da anni nelle isole minori italiane, intese come laboratori di sostenibilità e dove è possibile attuare best practice anche per dare un’impronta diversa al mercato del turismo”.
Per Carlo Tricoli, responsabile dell’Unità centrale studi e strategie dell’Enea, “La campagna sperimentale che l’Enea condurrà sul prototipo permetterà di analizzare l’integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici sui manufatti tipici dell’area in cui verranno installati, ma anche di verificare l’efficienza dell’impianto. Questa analisi consentirà di individuare eventuali azioni migliorative per favorire la produzione e la commercializzazione del componente”.
FONTE: MAREVIVO
RASSEGNA STAMPA: